Il mistero di Virginia Hayley di Alessio Filisdeo - La recensione dell'Urban fantasy

Titolo: Il mistero di Virginia Hayley 

Autore:  Alessio Filisdeo 

Editore‏: ‎NPS Edizioni

Data di uscita: 1 marzo 2019

Formato: Digitale e cartaceo

Dimensioni file: 1386 KB  

Lunghezza stampa: 160 pagine

Genere: Urban fantasy, fantasy storico

Link per l’acquisto:  https://amzn.to/3DHb77T

Contatti autore: https://www.facebook.com/LeMemorieOscure.AlessioFilisdeo

“Laura s’adombrò in viso. Un panico raccapricciante le balenò per gli occhi cangianti, uno smarrimento che la portò a serrare la mascella e a guardarsi brevemente attorno.

«Temo non sarà una storia piacevole» disse. «Né incline al lieto fine».

«Guardatevi attorno, mia adorata» spalancò le braccia Dagny. «Siete tra vostri pari. Nessuno dei presenti otterrà mai un lieto fine. Non in questa vita».”

Londra vittoriana, vampiri e lupi mannari, streghe e assassini. Società segrete, intrighi e misteriosi e cruenti omicidi per i quartieri malfamati della città. Un noir, un giallo, un fantasy. Questo e molto altro è “Il mistero di Virginia Hayley”, avvincente urban fantasy scritto dal sempre bravissimo Alessio Filisdeo ed edito da NPS Edizioni.

 

In realtà, chi mi segue da un po’ sa che Filisdeo non è una novità su questo blog, di lui ho già parlato diffusamente in passato. Ma andiamo con ordine e concentriamoci sul romanzo in esame.

Innanzitutto, qual è la trama?

Niente spoiler, promesso.

Londra, autunno 1892. C’è stato un omicidio bruttobrutto a Whitechapel, quartiere sporco e cattivo, famoso per altri omicidi bruttibrutti avvenuti solo qualche anno prima. Ma stavolta Jack Lo Squartatore non c’entra, anche se sul corpo della vittima, una giovane donna sui venticinque anni, ci sono feroci e orripilanti ferite, nonché la probabile asportazione di un organo random. Bon. In realtà, però, questo non pare un omicidio isolato, ma fa probabilmente parte di una serie di omicidi rituali che hanno già sconvolto la città e l’opinione pubblica.

"Il nuovo, efferato delitto commesso a Whitechapel continuava a far parlare di sé, mentre chi ne discuteva provava al contempo profondo orrore e morbosa curiosità.

L’omicidio, più di qualunque disgrazia, infervorava l’animo cristiano dell’alta società inglese, ispirando quell’artificiosa pietà e cui il buongusto, se non la morale, era tenuto a sottostare, almeno in pubblico.”

Le indagini sul delitto vengono affidate all’ispettore Sebastian Wincott, appositamente  reintegrato in servizio dopo un periodo di grave lutto. L’ispettore, in effetti, per la disperazione s’è dato all’oppio, passatempo comune da quelle parti e in quel particolare periodo. Ed è proprio in una fumeria che la bellissima Laura Hayley lo scova. Lei sa chi era la giovane uccisa a Whitechapel e vuole vendetta, giustizia. Offre quindi a Wincott la sua collaborazione per risolvere il caso, ma lui in principio la respinge. No, non perché la bellissima Laura sia una delicata e debole fanciulla di nobili origini, al contrario. Laura non è quello che sembra, e neppure Wincott lo è. Sì, perché in realtà, sotto le apparenze, sia Laura che Sebastian non sono esseri umani ma creature sovrannaturali che sanno riconoscersi fra loro, antagoniste e sanguinarie in egual modo. Ed entrambe esigono giustizia per le perdite subite. Per questo la collaborazione tra di loro sarà inevitabile, nonostante gli attriti. Ma il caso non è di facile risoluzione, troppi sono i misteri e gli intrighi, i colpi di scena e i colpi bassi, le sette segrete e le creature maligne in campo. E nella loro corsa contro il tempo per trovare l’assassino ed evitare che un’antica profezia si avveri, Laura e Sebastian incontreranno anche un americano un po’ grezzo e un misterioso cacciatore aristocratico che si uniranno nella ricerca di una verità tutt’altro che scontata.

“Il mistero di Virginia Hayley” è un romanzo articolato, avvincente, mai banale, che ho apprezzato sin dalle primissime pagine. L’atmosfera è cupa, i personaggi sono ben caratterizzati  - personalmente, ho adorato Laura e l’ispettore Wincott! - e le descrizioni della Londra vittoriana sono più che efficaci. La scrittura è ricercata ma mai noiosa, visibilmente ispirata a quella dei romanzi gotici che tutti conosciamo a amiamo. Ed è evidentissimo, a mio avviso, il lavoro di ricerca e studio che Filisdeo ha effettuato per scrivere questo urban fantasy dove ha spazio anche un po’ di storia, cosa che non guasta mai. Un plauso all’autore per questo e non solo: è riuscito a districarsi in una vicenda piena di colpi di scena, di storie nella storia, incastonandola in un’epoca affascinante che molte grandi penne hanno raccontato. E non è da tutti riuscire a risultare credibili in questa impresa, ma Filisdeo, a mio avviso, ci riesce perfettamente.

Come scrivevo prima, questo non è il primo romanzo dell’autore che leggo. Ho conosciuto Filisdeo con la saga del Vampiro Nik (qui, qui e qui trovate le mie recensioni), avventure scanzonate e divertenti di un vampiro-ragazzino un po’ svampito. Con “Il mistero di Virginia Hayley”, però, siamo su un altro livello: la scrittura e i personaggi sono più maturi, le vicende molto più cupe. 

Insomma, un bel romanzo, questo, che consiglio soprattutto agli amanti del romanzo gotico, dei gialli dal tocco sovrannaturale, dei fantasy popolati da vampiri e streghe e bizzarre creature, ma anche a chi è affascinato dalla Londra vittoriana e gradisce la lettura di un bel noir dalle sfumature paranormali.

P.S. Oh, raga, ma lo sapete che Alessio Filisdeo ha appena pubblicato un altro romanzo? In basso vi lascio un link utile. Per la recensione? Tempo al tempo!