“Il Vampiro che voleva salvare il mondo” di Alessio Filisdeo - La recensione
Titolo: “Il Vampiro che voleva salvare il mondo” -
III parte della saga del Vampiro Nik
Autore: Alessio Filisdeo
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Sito web editore: www.natividigitaliedizioni.it
Data di uscita (stimata): 27 settembre 2018
Genere: Urban Fantasy, Grottesco, Pulp
Collana: “Fantasy”
Autore: Alessio Filisdeo
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Sito web editore: www.natividigitaliedizioni.it
Data di uscita (stimata): 27 settembre 2018
Genere: Urban Fantasy, Grottesco, Pulp
Collana: “Fantasy”
Prezzo: 3.99€ ebook, 12€ cartaceo
Formato: ebook (epub, mobi, pdf) e cartaceo su Amazon
Lunghezza: 210 pagine circa
Formato: ebook (epub, mobi, pdf) e cartaceo su Amazon
Lunghezza: 210 pagine circa
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acquisto e altre info:
“Speravo che
il dolore derivante dalle ferite multiple dei proiettili bastasse a zittirlo,
invece continua a bofonchiare come se nulla fosse. Neppure il mio ostinato
silenzio, e il mio palese disinteresse, bastano a scoraggiarlo. È un dialogo a
senso unico, e il peggio è che sembra piacergli.
Lo trovo
irritante. Irritante in maniera omicida.”
Ok, è decisamente logorroico e in più è egocentrico
e megalomane. E poi è uno squinternato imprevedibile, infantile e dalla memoria
incredibilmente corta, che parla a sproposito fino a sfinire l’esasperato
interlocutore di turno. No, non sto parlando dei vostri ex, ma di
quello svitato del Vampiro Nik, personaggio sui generis nato dalla penna del
bravissimo Alessio Filisdeo e protagonista di una vera e propria saga edita da
Nativi Digitali Edizioni.
Nik è un vampiro sanguinario dal
comportamento decisamente bizzarro e fuori dagli schemi ma che non riuscirete
stranamente a detestare anche quando ammazza qualcuno a sangue freddo senza
farsene un cruccio. Solo che lui quei massacri non li definisce omicidi ma
“incidenti”, quindi non ditegli che è colpa sua perché potrebbe offendersi…
riempiendovi per ore la testa di chiacchiere!
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In alto, la diapositiva che ritrae l’espressione rilassata di una Winona Ryder qualunque davanti ai vaneggiamenti del vampiro Nik. |
Su questo blog ho già parlato del Risveglio della Cacciatrice, secondo
capitolo della saga sul vampiro Nik e seguito di Una Notte di Ordinaria Follia.
Ora, però, voglio parlarvi di questo nuovo
capitolo, il terzo, che sarà disponibile dal 27 settembre, ma che io
ho già divorato in un sol boccone.
"Il
Vampiro che voleva salvare il mondo" ha già un titolo che fa riflettere. Cioè,
Nik dovrebbe salvare il mondo? Ma davvero? E la faccia di chi lo conosce è più
o meno questa:
Ma si sa, non bisogna avere pregiudizi, e poi
lui comunque ci crede, ci crede davvero, e s’impegna, quindi lasciamoglielo
fare! Sperando comunque non combini troppi danni…
La vicenda stavolta comincia con una missiva
datata 24 giugno 1848, in cui vengono segnalate le terribili gesta di una
pericolosissima strega che si credeva morta anni prima ma che si aggira per le
strade in tumulto di Parigi, intenta a carpire informazioni dai cadaveri in
strada. Si richiede dunque l’intervento urgente di un Cavaliere dell’Angelus
per fare chiarezza sulla vicenda ed epurare la strega…
E dopo questo prologo dell’atmosfera solenne,
il primo capitolo si apre con il vampiro Nik che parla a una riunione degli
alcolisti anonimi. Però non è proprio una riunione degli alcolisti anonimi ma
una seduta di psicoterapia per dannati. Sì, avete capito bene: una seduta di
psicoterapia per l’inserimento di taluni personaggi nel mondo diurno, una cosa
a metà strada tra una roba new age e una lezione di catechismo per dannati.
Solo che Nik, ovviamente, non ha ben compreso il fine ultimo di queste sedute e
finisce per sottolineare a modo suo il messaggio opposto, e cioè che l’istinto
è istinto, persino per creature notturne assetate di sangue come i vampiri. A
questa scena, spassosissima e surreale e a tratti truculenta, assiste qualcuno,
uno spettatore invisibile, un essere femminile celato ai presenti e capace
persino di nascondersi alla presenza dei sensi affinati di Nik. Lo segue, lo
spia per una qualche ragione, ed è lei a narrare in prima persona, per qualche
capitolo, la vicenda. Sì, perché la particolarità di questo romanzo sta anche
nel fatto che il narratore cambia, come anche il punto di vista; è un po’ come
se ognuno volesse dire la sua, come se ogni personaggio principale (tranne Nik,
ma tanto di lui sappiamo benissimo cosa pensa anche quando nessuno glielo
chiede!) volesse raccontare la storia a modo proprio, ecco.
La creatura che tallona Nik alla fine si
mostra in un momento di privacy del vampiro, nell’attico della Rasputin Tower, causando
non poco scompiglio nella mente del pazzoide succhiasangue. Ma la donna che
compare davanti a lui, bella ed elegante e che ha sulle spalle immortali troppi
anni di vita, confida a Nik una verità sconvolgente, una verità che lascia
basiti tutti tranne Nik (perché lui sa benissimo di essere speciale!). Secondo
la donna, sul mondo sta per abbattersi una catastrofe di proporzioni bibliche,
e Nik sarebbe il prescelto, l’unico a poter fermare tale devastazione. Per di
più, per tale ragione, uno spietato assassino, che non può essere fermato da
niente e nessuno, generato da potenti esseri sovrannaturali, è sulle tracce di
Nik per farlo fuori, mandato proprio da coloro che vogliono attuare l’apocalisse
che Nik dovrebbe fermare. Neppure il tempo di comprendere cosa stia succedendo,
ed ecco che tale creatura leggendaria si palesa alle porte dell’immenso palazzo
in cui Nik si trova, alla ricerca del vampiro per ucciderlo. Uccidendo senza
pietà tutti coloro che tentano di sbarrargli la strada. Ora, questa creatura
non può morire e non può essere ammazzata, quindi a Nik e alla donna non resta
che fuggire nella maniera più rocambolesca possibile e cercare un posto sicuro
dove fare il punto della situazione. E per poi andare a cercare un particolare
teschio magico che dovrebbe avere il potere di risolvere il tutto. Già, peccato
che anche qualcun altro voglia metterci le mani sopra e che la donna, la
creatura comparsa davanti a Nik nel suo attico, abbia troppi segreti…
“Nikolaj
Andrew Rasputin.
Lo
definiscono un pazzo, uno psicopatico, una mezza cartuccia con una montagna di
soldi e cosi tanti fucili da armare una piccola nazione.
Ridono di
lui. Fanno scommesse su chi, o quando, qualcuno si decidera ad ucciderlo.
Eppure nessuno ci riesce.
Non che non
ci abbiano provato.”
Quel che mi è saltato subito all’occhio,
leggendo questo nuovo romanzo di Alessio Filisdeo, è il fatto che la scrittura
sia divenuta più fluida, più bella e piacevole dei lavori precedenti. Non che
prima non lo fosse, ma secondo il mio modestissimo parere di lettrice la
scrittura di Filisdeo è migliorata. I diversi punti di vista riportati nel
romanzo – con una lieve diversificazione del registro narrativo – e la presenza
di alcune parti descrittive e scritte in maniera particolarmente efficace, mi
sono piaciuti davvero tanto. Un esempio?
“Il sole non
sorgerà che tra qualche ora, eppure sulla cima più alta di Mosca, sulla sommità
di questo monumentale tributo alla vanità di un uomo morto, vedo l’alba.
La vedo
nella notte, all’orizzonte, dentro le tenebre.
È la luna,
un ciclopico astro rosso che tinge le nuvole di cremisi.
Le immani
facciate di vetro di ogni singolo grattacielo riverberano l’apocalittica
luminescenza, creando l’illusione che le fiamme avvolgano la città, l’intero
mondo.
Un miraggio,
direbbero gli stolti. Ma io so che non è così. Io posso vedere oltre. Ciò che
sarà. Presto, molto presto.
L’Adunanza è
vicina.”
C’è poi la descrizione della corte di un
certo Principe che mi è sembrata davvero interessante e valida, ma non posso
riportarla qua per evitare spoiler. Vi basti sapere che è bella, punto.
Per me questo terzo capitolo sul vampiro Nik
è da quattro stelline su cinque. È perfettamente coerente con gli altri
capitoli e il protagonista è caratterizzato così bene che ti pare di vederlo e
sentirlo ciarlare. Un ragazzino-assassino-vampiro di diciassette anni che in
realtà ne ha molti di più, schizzato, verboso, divertente, spietato e
incosciente. Un personaggio che sembra certe volte uscire dalle pagine per
blaterarti nelle orecchie per ore ciance senza senso eppure divertenti.
C’è poi la trama che è interessante,
sfaccettata, piena di azione, ironia e creature antiche e maledette eppure
perfettamente integrate nella modernità senza alcuna forzatura. Creature
caratterizzate bene, con un loro carattere ben delineato e fortunatamente un
po’ più assennate di Nik.
Se proprio devo scovare un difetto nel romanzo, mi viene in mente la confusione che si viene a creare in alcuni punti, ma mi rendo conto che il tipo di narrazione rapida richiede un certo "movimento" e quindi rapidità anche nella descrizione delle vicende.
Certo, questa trilogia non sarà sicuramente
un capolavoro della letteratura degno di Bram Stoker, ma l’intento di Filisdeo
non è questo, lui non ha pretese in tal senso. Il romanzo vuole
principalmente intrattenere e divertire,
far sorridere, far evadere un po’ dal reale grigiore con le sue esplosioni, le
sue battute, la sua ironia scoppiettante e demenziale. Se il vostro desiderio è questo e
amate le storie di questo tipo, allora "Il Vampiro che voleva salvare il mondo" è
pane per i vostri canini… oops, volevo dire denti!
Nik, con il suo innato buonumore e ottimismo,
saprà tirarvi su il morale dandovi la carica anche nei giorni più tediosi. Non
ci credete? Provate a fare la sua conoscenza con questa bella trilogia!
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In alto, una persona che aspetta educatamente che Nik smetta di parlare.
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