Segnalazione - "L’era della Nientocrazia" di Augusto Boeri

"L'era della Nientocrazia" di Augusto Boeri - La segnalazione del romanzo

 

Titolo: L’era della Nientocrazia

Autore: Augusto Boeri

Editore: SBS Edizioni (5 settembre 2024)

Pagine: 288

Formato: cartaceo

Genere: romanzo, satira, narrativa umoristica

Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/nientocrazia-Quando-potere-diventa-incubo/dp/B0DG8Z9LSC

 

Il Partito Nientocratico. Una denominazione che fa venire in mente tante questioni e riflessioni, anche attualissime, basate su ciò che ogni giorno viviamo e leggiamo sui giornali. E credo che sia proprio questo l’intento del romanzo satirico “L’era della Nientocrazia” e del suo autore Augusto Boeri: indurre a una riflessione approfondita su aspetti socio-politici di una nazione controversa come la nostra, in tempi incertissimi come quelli che stiamo vivendo.

“L’era della Nientocrazia” è un romanzo che si preannuncia arguto, pungente, originale e riflessivo.

 

Ma qual è la trama?

Trama

Nel cuore di una società in cui il potere sembra essere la sola ragione di esistenza, il Partito Nientocratico emerge con proposte tanto assurde quanto sconvolgenti: l’abolizione del lavoro, il coinvolgimento degli animali nella vita politica e il ritorno alle leggi della natura. Guidata dall’enigmatica Giusy Strundel, affiancata dal carismatico caprone Boni Pix, la nientocrazia mescola ironia e tragedia in un mondo dove il confine tra reale e surreale si dissolve.

Quando Boni Pix viene assassinato in circostanze misteriose, la sua morte scuote la politica e trasforma il caprone in un martire, rafforzando il culto del Partito Nientocratico. Ma chi ha voluto eliminare Boni Pix? E quali segreti nasconde la presidente Strundel mentre manipola abilmente problemi sociali reali e utopie impossibili?

Un romanzo satirico e arguto che, con una vena ironica e riflessiva, esplora il lato più grottesco del potere e l’assurdità dell’esistenza umana.

Conclusioni

Un romanzo tutto da leggere, da gustare e da analizzare. Per riflettere e ricominciare a pensare.


 


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