"Teddy" di Jason Rekulak - La recensione del romanzo thriller

Titolo: Teddy

 Autore: Jason Rekulak

Illustratori: Horner Doogie, Will Staehle

Traduttore: Roberto Serrai         

Data di pubblicazione: 7 settembre 2022

Casa editrice: Giunti Editore

Pagine: 416 pagine    

Formato: Cartaceo e digitale      

Genere: Thriller psicologico   

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Mettete un bambino dolce, intelligente e che ama disegnare tante cose, tipo alberi, animali, la sua amica immaginaria Anya e forse gente morta. E mettete una baby sitter ex tossica che vede quei disegni farsi sempre più strani e macabri e che un paio di domandine, dopo un po’, comincia a farsele. E mettete un omicidio misterioso vecchio di settant’anni a far da sfondo alla storia e otterrete il thriller psicologico “Teddy” di Jason Rekulak. Un romanzo che avevo nel carrello Amazon da tempo e che, un bel giorno, ho deciso di regalarmi. Una storia piacevole e scorrevole che però, secondo me, ha qualche piccola ma perdonabile pecca.

Ma innanzitutto, di cosa parla il romanzo? Qual è la trama?

Niente spoiler, leggete in pace.

Mallory è una ex tossicodipendente poco più che ventenne con un passato difficile alle spalle. Dopo mesi di riabilitazione è finalmente pronta a riprendere in mano la sua vita e riesce, tramite il suo sponsor, a trovare lavoro come baby sitter presso una famiglia, i Maxwell, che vive in un paesello tranquillo vicino Philadelphia. Dovrà occuparsi di Teddy, ragazzino di cinque anni dolce e sveglio, per il periodo estivo. I Maxwell sembrano delle brave persone, il posto piace tanto a Mallory – ha persino una dépendance tutta sua dove alloggiare, ovviamente situata nel bosco - e Teddy è un tesoro ed è un piacere per lei badare al bambino. Almeno fino a quando il ragazzino non inizia a fare disegni macabri con scene che sembrano tratte da un omicidio e con un tratto che si fa, inspiegabilmente, sempre più adulto nonostante l’età di Teddy. Mallory vuole capire meglio le ragioni di quei disegni, ma la cosa si rivela non facile, anche per via del suo passato complicato. 

Perché Teddy fa quei disegni? Chi sono le persone ritratte? E cos’è quella strana presenza che Mallory avverte nel suo alloggio, lo stesso luogo dove, moltissimi anni prima, pare sia avvenuto un cruento omicidio?

Inutile farci troppi giri di parole: io ho trovato questo romanzo davvero scorrevole e originale, sia per la trama che per i disegni che la accompagnano. In questo romanzo a parlare non sono soltanto le parole ma anche le inquietanti illustrazioni di Teddy (realizzate dagli illustratori Horner Doogie, Will Staehle) che ci guidano alla scoperta del mistero e del colpo di scena finale. Lo stile narrativo è semplice e immediato, senza troppi fronzoli, e i personaggi sono tratteggiati quanto basta. La storia arriva rapidamente alla fine nonostante conti circa 400 pagine, e io l’ho trovata gradevole e nel finale addirittura commovente.

Unica pecca? Alcune situazioni paiono davvero troppo inverosimili e alcune problematiche vengono risolte in maniera, a mio avviso, un po’ superficiale. Il paranormale c’è e, a mio avviso, in alcuni punti si vede pure troppo. Ma sono difettucci che comunque ho perdonato quasi subito a questo romanzo che mi ha distratta alla perfezione dal quotidiano, facendomi trascorrere qualche piacevole ora di lettura senza impegno. Teddy è sì un thriller, ma è una lettura di evasione che secondo me si adatta alla perfezione anche ai lettori non proprio affezionati al genere e forse anche a quei lettori adolescenti o comunque giovani che hanno da poco iniziato a leggere questa tipologia di romanzo.

Insomma, consiglio Teddy a tutti coloro che amano thriller paranormali leggeri e originali, per una lettura di puro svago dal caos di tutti i giorni. Per giovani e meno giovani.