La vertigine del lieto fine di Priscilla Plate - La recensione del romanzo

Titolo: La vertigine del lieto fine

Autrice: Priscilla Plate

Data di pubblicazione: 14 giugno 2021

Formato: Kindle e cartaceo  

Dimensioni file‏: ‎‎2402 KB, 133 pagine  

Genere: Rosa, chick-lit   

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𝐸𝑟𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑎 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑐𝑖 𝐺𝑖𝑢𝑙𝑖𝑒𝑡t𝑎, 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑒?

𝐼 𝑏𝑎𝑙𝑐𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑢𝑜𝑔ℎ𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑛𝑎𝑙𝑖. 𝑇𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑑𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜, 𝑡𝑖 𝑖𝑙l𝑢𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙ı̀ 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖, 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑜𝑚𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑖𝑟𝑟𝑎𝑑𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑐𝑎𝑛𝑑𝑖𝑑𝑖 𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑖, 𝑠𝑖 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑙𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑔𝑒𝑚𝑒𝑙𝑙𝑎, 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑐𝑎𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑚𝑢𝑟𝑜 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑟𝑡𝑢̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑣𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒.

Balle! 𝑆𝑒 𝑅𝑜𝑚𝑒𝑜 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑖 𝑝𝑖𝑒𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑒 𝑠𝑒 𝐺𝑖𝑢𝑙𝑖𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑎 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎, 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑚𝑎𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑙𝑖𝑒𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑓𝑎𝑙𝑙𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑎𝑟𝑚𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑡𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑡𝑢𝑝𝑖𝑑𝑖.

𝑅𝑒𝑡𝑡𝑖𝑓𝑖𝑐𝑜 𝑙𝑜𝑝𝑖𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑒𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒: 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑒̀ 𝑑𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒, 𝑖𝑙 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑓𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑒 𝑖𝑟𝑟𝑖𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑏𝑖𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑐ℎ𝑖𝑓𝑜!”

Il lieto fine. Chi non ne desidera uno tutto per sé? E Adele - l’avvocatessa protagonista di “La vertigine del lieto fine”, romanzo scritto dalla briosa penna di Priscilla Plate - tutto questo lo sa fin troppo bene. Peccato che la sua vita non sia proprio da rose e fiori. Sì, perché il suo continuo baciare rospi, che però non diventeranno mai principi, è abbastanza logorante, e se poi ci si mette di mezzo anche il lavoro, il lieto fine si fa remoto come il fine settimana il lunedì mattina.

Ma di cosa parla il romanzo? Qual è la trama?

Niente spoiler, promesso!

Adele è una trentenne avvocatessa in erba, promettente ma molto insicura. È innamorata persa del suo collega e per anni ha pensato a lui come al principe azzurro. Salvo poi accorgersi, con smisurato stridor di denti, che lui non è altri che un viscido rospo interessato solo a sfruttarla per tornaconto professionale. La prova definitiva e lampante di questo è che lui sta per sposare la figlia del capo, Miss pH-1 Perfettina, nonostante la loro relazione clandestina duri da anni. E come se non bastasse, a seguito di un amplesso mancato, lui le fa anche notare, con la grazia pachidermica che lo contraddistingue, che lei negli ultimi tempi ha messo su qualche chiletto. Bon.

Adele è devastata, triste. Ma non c’è tempo per autocommiserarsi. Un importante viaggio di lavoro la porta a Praga assieme a tutti i colleghi del suo ufficio, viscido rospo compreso. Ma una serie di sfortunati eventi, una notte, la sorprendono in bilico sul cornicione al quarto piano di un albergo, in compagnia di un misterioso biondo pazzo in mutande e dall’accento straniero. Tra un equivoco e l’altro e dopo un salvataggio a dir poco rocambolesco, però, Adele si accorge che il biondo in mutande forse non è del tutto pazzo… e non è assolutamente malaccio. E tra un mistero svelato e un odioso complotto, tra una cavalcata folle e un tuffo in un lago di fango, Adele cercherà il suo lieto fine.

Ciò che salta subito all’occhio di questo romanzo è la scrittura frizzante e ironica dell’autrice. Soprattutto nella prima parte, la storia è tragicomica eppure divertente. Il primo incontro tra Adele e il protagonista maschile, poi, mi ha fatto sbellicare dalle risate, soprattutto in alcuni passaggi. La vicenda, di per sé, non ha grossi colpi di scena, ma fila liscia esattamente come noi dal cuore romantico vorremmo filasse. Certo, ho trovato il finale della storia un po’ troppo frettoloso, il protagonista maschile un po’ troppo allergico alle magliette e Adele, in alcuni punti, troppo poco sveglia per essere un’avvocatessa. Ma quest’ultimo punto credo faccia parte del personaggio che, tuttavia, alla fine ha modo di riscattarsi.

“La vertigine del lieto fine” è quindi un romanzo molto carino, dal piglio spensierato a partire dalla copertina. Tutto da gustare per chi vede il mondo attraverso una lente colorata di rosa, per chi vuole sognare a occhi aperti, per chi desidera un rocambolesco salvataggio. Per chi, come Adele, ha baciato troppi rospi e ora attende il suo principe azzurro di diritto. E la vertigine del tanto sospirato lieto fine.

 


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