“Il respiro dell'alba” di Giulia Mancini - La recensione

Titolo: “Il respiro dell'alba”

Autore: Giulia Mancini 

Data di pubblicazione: 5 luglio 2020  

Genere: Thriller psicologico

Formato:  Kindle e cartaceo

Pagine: 215 pagine   

Dimensioni file: 4331 KB

Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/respiro-dellalba-Giulia-Mancini-ebook/dp/B08CC93BZ3

Contatti autrice: https://www.facebook.com/giuliamancini.autrice


“Attendeva che arrivasse l’alba, quella luce vagamente azzurra che annuncia l’inizio del giorno, lui lo chiamava il respiro dell’alba. Era un momento in cui finalmente si sentiva in pace, la notte lo rendeva inquieto e feroce con le sue ombre scure, ma l’alba, quando finalmente sopraggiungeva, lo rasserenava. Certe albe erano di una bellezza abbacinante, come quella a cui stava assistendo, una bellezza che durava un solo attimo ed esisteva per lo spazio breve di un respiro.”
 

L’alba. Quel momento in cui il giorno rinasce tingendosi di nuovi colori. L’attimo in cui la luce spezza l’oscurità, sconfiggendola. Il magico momento del risveglio, per alcuni lieto rito di saluto a un mondo che torna ad assumere forme e tonalità, per altri accompagnato invece da anatemi leggendari pronunciati a occhi chiusi, tra caffè presi in fretta e furia e spigoli che minacciano mignoli indifesi nell’oscurità. Ecco, è da questa riflessione che voglio iniziare a parlarvi di “Il respiro dell’alba”, thriller psicologico scritto da Giulia Mancini – che ringrazio per avermi affidato in anteprima questo suo nuovo lavoro – e con protagonista il commissario Sorace, il nostro caro duro dal cuore di panna protagonista della serie di indagini che Giulia Mancini racconta anche nei romanzi che trovate qui, qui e qua (qui la mia recensione). “Il respiro dell’alba” è infatti il quarto volume dedicato alle indagini di Sorace, quindi se non avete letto i precedenti romanzi… niente, potete leggerlo ugualmente, il romanzo è autoconclusivo come tutti gli altri della serie pur essendo quest’ultimo, secondo me, un po’ più legato alle dinamiche dei romanzi precedenti.

Detto questo… qual è la trama?

Niente spoiler, parola di cuore di panna!

Siamo nel settembre 2019 e all’inizio c’è un tizio che a fatica si sveglia nel suo letto. Ha mal di testa, un malessere generale e non ricorda assolutamente nulla di quello che ha fatto la sera prima. Ricorda solo di essere uscito da un locale con una gnocca stratosferica – rossa, occhi verdi, gnocchissima - conosciuta lì. Il tizio si volta e sul cuscino al suo fianco vede proprio una massa di capelli rossi. Il tizio si dà subito dell’imbecille: ha passato la notte con una ragazza simile e non ricorda un accidenti… che spreco! Ormai rassegnato ad alzarsi, il tizio scuote la ragazza al suo fianco per svegliarla. Ma la ragazza non si sveglia. Ed è fredda, un po’ troppo fredda. E toccandola, sulle mani il tizio si ritrova un liquido vischioso simile al sangue. E infatti è sangue. Il tizio si alza e cerca di capire cosa cavolo sia accaduto nella sua camera da letto. E scopre con sgomento che la ragazza è morta, il petto squarciato da una coltellata. C’è sangue ovunque, anche sulle mani del tizio che, giustamente, si fa un filino prendere dal panico. Che è successo la sera prima? Chi ha ucciso la ragazza? Possibile che ad ucciderla in quel modo brutale sia stato proprio lui?

Nel frattempo il commissario Saverio Sorace se ne va a spasso per Bologna con la fidanzata Sara Castelli, criminologa. Vanno a cena insieme e l’atmosfera è lieta, anche se Sorace ha qualche dubbio e qualche inquietudine in più riguardo al futuro, ma non ne fa parola con Sara, sua futura sposa. La leggiadra atmosfera viene però presto spezzata da una telefonata. Sorace risponde al telefono e dall’altra parte c’è appunto il tizio – che in realtà non è un tizio qualunque ma è Luca, un caro amico di Sorace – che, terrorizzato, gli racconta che c’è una tipa vagamente morta nel suo letto. Morta ammazzata, per la precisione. Forse ammazzata proprio da lui ma boh, non ne è certo. Dopo un attimo di sconcerto, Sorace e Sara accorrono sul luogo del delitto ed è da qui che parte l’indagine. Un’indagine seguita solo indirettamente da Saverio Sorace, visto che il principale indiziato è suo amico, e gestita dall’ispettore Cesare Monti assieme alla criminologa Sara Castelli. Ma non è facile sbrogliare la matassa. Tutti gli indizi sembrano accusare Luca, che continua a non ricordare nulla. Ma possibile che sia stato proprio lui? Possibile che una persona tanto mite abbia potuto compiere un’atrocità simile? Le indagini si concentrano sulla vita della ragazza uccisa, Viola, una donna indipendente, libera, bellissima e piena di segreti. E proprio quando le indagini sembrano ormai giungere a una soluzione, un’altra donna, molto simile a Viola, viene trovata morta, uccisa nello stesso modo della prima vittima. Che in giro per Bologna ci sia un pazzo furioso con la passione per i coltellacci? Oppure i due omicidi sono scollegati e Luca è l’unico responsabile dell’omicidio di Viola? Mille domande e mille perplessità si dipanano e il commissario cercherà di dare una mano per risolvere rapidamente il caso, tra notti insonni, colpi di scena, gite fuori porta e inquietanti sogni premonitori sul futuro di un’umanità destinata ad affrontare un enorme stravolgimento (febbraio-marzo 2020… devo dire altro?). 

Il romanzo, nel complesso, fila spedito, il ritmo è serrato, la scrittura rapida e al protagonista ci si affeziona facilmente. La vicenda, narrata sempre in terza persona e che tocca i vari punti di vista dei personaggi principali, è ben delineata e sviluppata, con tutti i fili che alla fine vanno al loro posto. L’analisi psicologica del colpevole è ben fatta e dà indiscutibilmente origine a riflessioni non di poco conto sulla differenza tra apparenza e realtà, ma anche su quanto la mente umana possa essere fragile e distruttiva allo stesso tempo. 

Insomma, “Il respiro dell’alba” è un bel thriller psicologico leggero – privo di descrizioni cruente eppure efficace nel raccontare talune situazioni - che consiglio non solo a chi ama il genere ma anche a coloro che desiderano rilassarsi in compagnia di una bella lettura, l’ideale per distrarsi dopo i soliti obblighi quotidiani e dunque dopo l’ennesima giornata pesante quanto una peperonata mangiata alle dieci di sera.

 

 

Commenti

  1. Grazie per aver dedicato il tuo tempo alla lettura dell'ultima indagine di Sorace, le tue recensioni mi piacciono sempre tantissimo, uno stile davvero unico il tuo.

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    1. Grazie a te per avermi affidato il tuo romanzo! :-* Sono certa che Sorace avrà presto nuove avventure... magari ai tempi del Covid!

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  2. Trama molto interessante, titolo segnato per i prossimi acquisti, così varierò tra i romanzi d'amore, libri di cucina e biografie....un buon thriller vale la pensa averlo tra le mani!!!

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    1. Sì, si tratta di un bel thriller che può apprezzare anche chi di solito non legge il genere o preferisce leggere altro... te lo consiglio! ;-)

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