"Veritatis" di Chiara Guidarini - La Recensione
Titolo: Veritatis
Autore: Chiara Guidarini
Editore: 0111 Edizioni
Data di pubblicazione: 22
maggio 2019
Genere: Romanzo storico, thriller
storico
Formato: Kindle e cartaceo
Pagine: 120
Dimensioni file: 829
KB
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“Da quando aveva incontrato Caio, tempo prima in uno dei tomi conservati
proprio in quella biblioteca, non era più riuscita a dimenticarlo.
«Non è cosa da tutti essere un soldato in congedo che ha giurato fedeltà
al marchese di Ferrara e poi è stato inviato a servire il Vescovo a Reggio di
Lombardia» spiegò, abbassando lo sguardo sulle pagine del libro.”
Maddalena è una giovane ricercatrice storica che ha un’unica ossessione
ossessionante. No, non trovare il Santo Graal, non cominciamo a fare
confusione, per cortesia. Già, perché Maddalena ha altro per la testa. E più
precisamente, Maddalena ha per la testa solo Caio Valerio Secchi, suo antenato vissuto
nel XV secolo. E neppure i bellocci di turno possono nulla contro il desiderio
che Maddalena ha di sapere, di conoscere la verità su Caio. Una verità che la
riguarda, in maniera inscindibile. Una verità nascosta da sempre nelle sue
stesse radici.
È questo il prologo di “Veritatis”, breve romanzo storico scritto
da Chiara Guidarini, che ringrazio per avermi affidato la lettura del suo
lavoro, ed edito da 0111 Edizioni.
Ma di cosa
parla di preciso il romanzo? Qual è la trama?
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No, io in questa recensione non vedo ombra di spoiler, leggete pure! |
Maddalena,
come dicevamo poco fa, è una studiosa, ma è anche un bel tipino risoluto. Si
trova presso la storica abbazia di Marola (Reggio Emilia), edificio secondo
alcuni sorto per la stessa volontà della Contessa Matilde di Canossa. Qui è
stato rinvenuto un manoscritto datato 1425 e scritto da Caio Valerio Secchi,
soldato in congedo a causa di una ferita di guerra che gli ha causato una
menomazione. Quello stesso Caio Valerio Secchi che Maddalena insegue da tre
anni buoni, cercando e studiando tutto ciò che lo riguarda. Maddalena, una
volta sola nel suo studio, inizia a tradurre il misto di latino e volgare in
cui è stato scritto il documento, trascrivendolo in terza persona. Ed è allora
che inizia la storia di Caio, raccontataci da lui stesso per mano di Maddalena
che ne riporta le parole.
Caio, in quello
che è un diario, racconta di essere stato inviato dal Vescovo di Reggio di
Lombardia presso la Rocca di Melocis per identificare il cadavere di una donna
morta suicida. Solo che la donna non
presenta le tipiche ferite che il corpo dovrebbe avere se fosse precipitata
dalla torre come dicono a Caio. Dubbioso, l’uomo decide di vederci un po’ più
chiaro in quella storia. E a questo punto viene aggredito da uno sconosciuto in
piena notte e, come se non bastasse, si accorge che il cadavere della donna è
scomparso. E siccome i morti non camminano (no, nei romanzi storici non lo
fanno), Caio capisce che il cadavere è stato trafugato e che c’è qualcosa che
non va, qualcosa che gli sfugge. Cosa e soprattutto chi c’è dietro la morte
della donna? E per quale ragione pare che qualcuno non desideri che lui indaghi
su quella morte? Ma si è trattato di un suicidio o di un omicidio occultato
malissimo? Qual è la strabiliante verità che Maddalena cerca di decifrare dal
manoscritto, svelandocela poco a poco?
Come avrete già compreso dalla trama, “Veritatis” è un bel romanzo
storico, molto scorrevole, avvincente e non troppo corposo. Si legge in poco tempo e l’ironia
dei protagonisti e di alcune vicende rende ancora più gradevole la lettura. Il
mistero che viene svelato lentamente tiene incollati alle pagine fino alla fine
ed è impossibile non affezionarsi ai personaggi, sia passati che contemporanei,
di questa vicenda il cui cuore è storico ma con prologo ed epilogo ben piantati
nel presente, come a chiudere il cerchio della storia stessa.
“Portare alla luce le vite, le anime che avevano calpestato questa
terra, che avevano lasciato un segno o non avevano lasciato nulla, ma che pur
sempre erano state l’archetipo della civiltà da loro ereditata.”
“Veritatis” è anche risultato finalista al Premio “1 Giallo x
1.000”, quindi mica robetta. Certo, in alcuni punti, lo ammetto, io avrei gradito
più approfondimento per quanto riguarda alcune vicende raccontate a mio avviso
troppo rapidamente. Ma chi mi conosce lo sa che sono una maniaca del dettaglio,
quindi questo è e resta unicamente un mio parere personale. Anche perché il
romanzo fila liscio e spedito fino alla fine, gradevole e leggero, pieno anche
di spunti e riflessioni interessanti.
“ «Io non credo che le leggi degli uomini siano le leggi di Dio.
Io credo che Dio sappia da solo chi deve entrare e uscire dalla sua casa. Io
credo che Dio legga nei cuori, e che non abbia bisogno di liturgie, di canti,
di lodi, da parte di chi poi commette atrocità. È una divinità che non chiede
nient’altro che essere amata, e che ha donato il solo comandamento di dare
amore e riceverne a nostra volta. […]»”
Insomma, “Veritatis” è una gradevolissima lettura storica, ideale
anche per chi non ama particolarmente il genere, che vi divertirà, vi farà
riflettere e vi intratterrà fino all’ultima pagina. Ricordandovi infine che
noi, noi tutti, non siamo altro che il risultato di chi ha vissuto prima di
noi. Di ciò che è stato e mai più sarà, ma che da sempre vive in noi.
Premessa non sono mai stata un'amante della storia, ma il libro sembra essere interessante, se ben strutturata la storia magari mette curiosità sul fare ricerche...metto il titolo nella lista dei libri da leggere appena terminata la colonnina accumulata a Giugno...
RispondiEliminaSecondo me è una lettura gradevole anche per chi non ama particolarmente il genere. Il libro è leggero, c'è un mistero storico da svelare e c'è anche tanta ironia. Secondo me potrebbe piacerti, te lo consiglio! ;-)
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