“Un sogno, un amore e un equivoco” di Federica Cabras - La recensione
Titolo: “Un
sogno, un amore e un equivoco”
Autore: Federica
Cabras
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2019
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2019
Genere: Narrativa/chick
lit
Pagine: 222
Formato: ebook
e cartaceo
Link
d’acquisto:
Pagina
autrice: https://www.facebook.com/Federica-Cabras-368649540596209/
“Scarto un cioccolatino.
Non potrei mangiarlo, è vero. - «Mi raccomando, signorina, niente dolci e
alcol!» - ma ora non potrei desiderare altro. Per la verità, vorrei un tazzone
di Valium o un bonifico in banca, ma non c’è nulla che un buon cioccolatino non
possa curare.
In questo
momento, in mano la carta argentata e in bocca un sapore dolce, penso alla mia
vita e mi vengono le lacrime agli occhi. Non ho un lavoro, non ho una casa, non
ho un fidanzato.
Penso
proprio che non possa esistere limite al peggio. E invece sì, esiste eccome.”
Virginia è
una pasticciona: si sbrodola quando mangia, inciampa di continuo, pesta cacca
di cane, fa saltare la corrente di interi locali con un semplice tocco, non regge
l’alcol e dice bugie di cui poi si pente. Ma Virginia è anche una quasi
trentenne ironica e con un cuore grande, esattamente come è grande il suo
sogno: diventare scrittrice.
È questa, in
estrema intesi, la divertente e dolce protagonista di “Un sogno, un amore e un
equivoco”, romanzo tra narrativa e chick lit scritto da Federica Cabras.
Ma qual è,
in breve, la storia di questa ragazza un po’ svampita alla quale è impossibile
non affezionarsi?
Niente spoiler, promesso! |
Il bel tipo
in questione si rifà vivo, ed è brusco, diretto, l’esatta antitesi della
protagonista. Insieme, però, sono uno spasso. E sarà proprio lui, nonostante il
caratteraccio, a fornire a Virginia una soluzione temporanea al suo problema: lavorare
in un bar che conosce lui, dove stanno cercando una cameriera. Virginia è
goffa, maldestra, ma i tempi sono quel che sono e trovare un lavoro, anche un
lavoro qualsiasi, non è semplice, quindi deve adattarsi. Riuscirà Virginia a
lavorare in un bar senza distruggerlo? E chi è veramente Giorgio, il bel tipo
di cui sopra? E quella dolce ed elegante vecchina che si siede sempre allo
stesso tavolo del bar, perché è così triste? E di Virginia e del suo sogno di diventare
scrittrice che cosa ne sarà?
In alto, una foto della dolcissima Susanna. |
“Si pensa sempre che la vita ci riservi
qualcosa di buono. Si vive una volta, lo sappiamo, e speriamo sempre in cuor
nostro che sia un percorso positivo, luminoso, speciale. E, invece, talvolta la
sorte ci dimostra che nessuno di noi è immune alla devastazione. Del corpo e
dell’anima.”
Consiglio
vivamente questo bel romanzo a chi vuole leggere una storia leggera, alle
inguaribili romantiche e a tutte le ragazze che, nonostante la dura realtà, hanno
il coraggio di inseguire i loro sogni con forza e determinazione. Sono sicura
che la buffa Virginia e la sua storia vi piaceranno e vi incanteranno fino all’ultima
riga.
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