“E le stelle brillano ancora” di Mattia Cattaneo - La recensione
Titolo: “E
le stelle brillano ancora”
Autore:
Mattia Cattaneo
Genere:
romanzo storico-sentimentale
Anno: 2018
Edito:
Amazon self-publishing
Pagine: 100
Prezzo
cartaceo: 10,40
Prezzo
e-book: 2,00
Link per
l’acquisto:
Contatti
autore:
Un muro, Il
Muro. Un mostro di cemento armato che per anni ha diviso una città e con essa
delle vite. Contribuendo talvolta anche a spegnerle, perché superare quel
confine era vietato e poteva costare la vita. Un’oscenità, come lo sono
solitamente le barriere fisiche e mentali costruite appositamente per limitare
libertà e diritti civili. E le protagoniste di “E le stelle brillano ancora” di
Mattia Cattaneo lo sanno bene, ci hanno convissuto e hanno visto le loro vite
mutare radicalmente anche a causa di quel limite invalicabile. Subendo entrambe
una grave e immensa perdita.
Ma di cosa
parla questo romanzo d’esordio breve, colmo di ricordi e descrizioni poetiche?
No spoiler, promesso! |
Elsa, avvocatessa
divorziata che vive e lavora a Berlino, decide di lasciare per un po’ la stressante
vita cittadina per andare a trovare nonna Hildegard – che vive nella sua fattoria
vicino a Schwerin, in un posto immerso nella natura che pare quasi incantato e
dove io, probabilmente, sarei andata fuori di testa dopo due ore – e passare
così una vacanza in pieno relax. Ma si sa, le vacanze di questo tipo sono solitamente
creature mitologiche che ci è permesso solo sognare, quindi di solito destinate
a fallire. E infatti Elsa, arrivata alla
fattoria, oltre a doversela vedere con un vicino simpatico quanto un capello nella
minestra, si ritrova circondata dai ricordi. I ricordi di quando era una
bambina e sua madre era ancora viva. I ricordi di un tempo in cui sua madre non
l’aveva ancora abbandonata. Per fortuna che a farle compagnia c’è nonna Hildegard,
un’arzilla signora, forte e indipendente, sempre indaffarata con la fattoria e
con fragranze che crea da sé in casa. Lei ama sua nipote in maniera intensa e incondizionata.
Hildegard, però, ha molti segreti, ed Elsa se ne rende conto quasi subito. Si
tratta di segreti che riguardano il passato di entrambe, di storie che appartengono
a tempi in cui la libertà era stata imprigionata dal filo spiato. Un passato
dominato da quel mostro che spaccava in due Berlino con il suo cemento armato.
Elsa si ritroverà quindi a cercare di fare luce in quel suo passato ancora
nebuloso e a rispondere a quesiti ancora in sospeso sulla sua vita e sul suo
passato. Su sua madre e sul comportamento e il passato della stessa nonna. E
forse anche sull’indisponente comportamento di Ludwing, il simpaticissimo vicino di casa che
vorrebbe mettere le sue manacce sulla fattoria di Hildegard. C’è quindi un
alternarsi di presente e passato, tra i racconti della nonna e i ricordi
indelebili del passato, alla ricerca di una verità che Elsa cerca da una vita e
che sua nonna le ha sempre taciuto. E per fortuna, in questa ricerca, Elsa non
sarà sola perché a sostenerla ci sarà anche qualcuno che le permetterà di credere di nuovo nell'amore.
Ho sempre
ritenuto che il periodo storico trattato, che fa parte del passato della
protagonista, sia parecchio interessante. Per questo trovo lodevole la scelta
dell’autore di approfondirlo e descriverlo, facendoci addentrare in tempi non
tanto lontani in cui nulla poteva essere dato per scontato, libertà in primis. La
storia è ricca di spunti interessanti e descrizioni della natura dal sapore poetico
e aulico, e ciò credo che sia dovuto soprattutto al fatto che Cattaneo è particolarmente
legato all’arte poetica, viste le sillogi da lui pubblicate prima del romanzo
in esame. Trovo tuttavia che i personaggi principali avrebbero meritato un
maggiore approfondimento psicologico e che certe vicende, raccontate un po’
troppo frettolosamente, avrebbero dovuto invece essere approfondite e
analizzate, in modo da creare maggiore pathos ed empatia con i personaggi, in un crescendo emotivo diretto spedito verso il finale. Purtroppo
devo confessare di non essere riuscita ad entrare in sintonia con le protagoniste
- ed è una cosa che mi rincresce perché la trama è molto interessante - e di
aver trovato alcuni avvenimenti un po’ troppo “improvvisi”.
Questo,
ovviamente, è però solo il mio personalissimo parere, il mio punto di vista
discutibilissimo, basato sul mio gusto personale, espresso su di un lavoro
ammirabile e colmo di spunti storici da tenere a mio avviso sempre a mente.
Infine,
consiglio “E le stelle brillano ancora” soprattutto a chi apprezza i romanzi ambientati
in periodi storici recenti e a chi ama in particolare la poesia. Il romanzo tra
l’altro è breve e si legge in poco tempo.
Buona
lettura!
In alto, una diapositiva della mia ultima vacanza rilassante. |
Commenti
Posta un commento