"Versetti ironici contro l’ansia" di Fabio Santa Maria - La segnalazione dell'ansiosa raccolta di racconti

Ti sveglia di notte, ti fa battere forte il cuore, ti toglie il respiro e ti fa sudare le mani nei momenti meno opportuni. No, non sto parlando della tua cotta di terza media, quella che ti ha destabilizzato iniziando a scalfire la tua fiducia nel tipo di amore tanto pubblicizzato dalla Disney. No, c’è di peggio. Molto peggio. Sto parlando di lei, di Nostra Signora Palpitante e Compagna Perpetua di Vita: l’ANSIA. La regina incontrastata del disagio e delle nostre sgangherate vite.

Lo sa bene Fabio Santa Maria, scrittore ansioso che ha deciso di farsi ansiosamente portavoce delle disavventure di tantissimi ansiosi del mondo attraverso l’ansiosissimo e geniale “Versetti ironici contro l’ansia”, edito dall’ansiosa casa editrice Incipit23 Edizioni. 


“Versetti ironici contro l’ansia” è una raccolta di cinquanta brevi racconti che parlano di ansia in maniera ironica. Per esorcizzarla e per distrarci con un sorriso, per farci analizzare la questione da un altro punto di vista. Un punto di vista buffo e sarcastico. Un piccolo modo per sconfiggere l’ansia, almeno per qualche minuto. Almeno per il tempo impiegato a leggere questa divertente raccolta di racconti che io, da brava blogger semiseria ma soprattutto ansiosa ai massimi livelli, ho subito pensato di pubblicizzare.

Ansiosi, uniti!

Facciamoci coraggio e ridiamoci su con “Versetti ironici contro l’ansia”.

👇In basso tutte le informazioni sul lavoro di Fabio Santa Maria e il divertentissimo booktrailer che non dovete assolutamente perdervi!

Titolo:  Versetti ironici contro l’ansia  

Autore:  Fabio Santa Maria

Casa editrice: INCIPIT23

Data di pubblicazione: 25 maggio 2022

Genere: Raccolta di racconti, humor

Formato:  Cartaceo, ebook

Formato: cartaceo, ebook
 Disponibile in libreria e online

Prezzo: cartaceo 15€, ebook 4,99€

Link per l'acquisto: https://www.incipit23.it/negozio/libri/racconti/versetti-ironici-contro-ansia/


 — 50 versetti per esorcizzare l’ansia… o almeno riderne

Quando Fabio scopre che il 79% degli italiani ha avuto un attacco d’ansia almeno una volta nella vita, decide di seguire il consiglio del suo analista e inizia un diario terapeutico.

Ma descrivere l’ansia, neanche a dirlo, gli mette ansia. Molto meglio raccontare una serie di aneddoti (sur)reali sugli aspetti più ridicoli della sua grande nemica, quella che gli fa tremare le mani, che gli fa battere il cuore a mille, che lo spinge a consultare il perfido Dottor Google e a immaginare mondi alla rovescia. E decide di chiamarli “versetti ironici”, perché sono brevi e così non stressano, perché fanno il verso all’ansia e poi perché versetti suona biblico, quasi apocalittico, e così l’ansia si spaventa. Dopotutto è nato da una madre ansiosa e da un padre ferocemente ironico, un mix genetico esplosivo che produce in loop l’ansia e i suoi anticorpi, e che gli consente di riempire il diario anche con improbabili e divertenti strategie per fronteggiarla.

Versetti ironici contro l’ansia si fa portavoce delle disavventure dei tantissimi ansiosi del mondo a cui l’autore chiede di unirsi per un coming out collettivo, in una sorta di accattivante orgoglio ansioso.

Chi non ha mai provato ansia? Stando a studi recenti otto italiani su dieci ammettono di aver avuto una crisi ansiosa almeno una volta nella vita. C’è chi riesce a tenerla a bada, magari a silenziarla, a non farci caso al punto da scordarsi che esiste. Per molti è una reazione fisiologica di fronte a situazioni particolari, come gli esami o i colloqui di lavoro. E poi c’è chi nell’ansia trova una compagna subdola e costante, un’ospite ingombrante che non se ne va mai veramente e che fa capolino nei momenti più inaspettati, in barba alla logica e alla razionalità. È a questa tipologia di stato emotivo che l’autore Fabio Santa Maria – ansioso esperto e grande giocoliere delle parole – dedica il suo originalissimo libro Versetti ironici contro l’ansia mettendo in luce una condizione umana fin troppo sottovalutata, ma condivisa da milioni di persone: una raccolta di 50 micro racconti, versetti, come li chiama lui stesso, situazioni critiche e divertenti in cui tutti almeno una volta sono incappati.
50 pillole di ironia Parlare di ansia, lo sappiamo bene, non è facile. Ancor meno farlo con leggerezza, ma senza superficialità. Ma siamo altrettanto convinti che il sorriso e la risata possano rappresentare il più potente ansiolitico del mondo. L’abilità di Fabio Santa Maria e della sua penna sta proprio in questa riuscitissima sfida: l’autore, mediante un sapiente e pervasivo ricorso all’ironia e al sarcasmo riesce a trasformare l’umorismo da un semplice artificio retorico in uno strumento per esemplificare con chiarezza il turbinio di emozioni di un ansioso, permettendo al lettore di identificarsi ed empatizzare a fondo con questo ingombrante stato d’animo.    

Breve biografia dello scrittore ansioso

Ansioso sin da quando nacque a Milano nel 1964, Fabio Santa Maria voleva fare di tutto tranne lo scrittore. Sua mamma, per fagli leggere il primo libro (La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe), lo condannava a trenta minuti al giorno di lettura. Restava con lo sguardo fisso sulla pagina e calcolava il tempo medio per girarla guardando suo fratello. Lui sì che faceva sul serio, visto che una volta, in Galleria del Corso, avrà avuto sedici anni, lesse La Metamorfosi di Kafka camminando.

Per superare la prima crisi ansiosa generata da quella mostruosa impresa, decise di emularlo buttandosi su Moby Dick di Melville, solo che fingeva, guardava le figure e l’enorme megattera bianca, neanche a dirlo, lo mandava in panico. Per molti anni lesse solo fumetti. Soprattutto quelli che finivano con la k: Paperinik, Diabolik, Satanik e Cattivik. Al ginnasio, i classici, li leggeva solo sui bigini delle Edizioni Bignami. Ma un giorno il dispotico prof di lettere impose una tesina su Arthur Rimbaud e così giunse l’Illuminazione!

A sedici anni imparò finalmente a leggere davvero e la trovò un’attività scatenante e sconvolgente, quasi un ansiolitico, tanto che, ben presto, gli venne spontaneo cominciare a scrivere ad orecchio. Micro racconti subito dopo aver letto Gogol o Carver, instant noir subito dopo Poe, oltraggiosi versi liberi subito dopo Rimbaud o Verlaine. Poi telefonava agli amici e leggeva qualcosa di suo e qualcosa dei Grandi, solo che invertiva le firme e loro non se ne accorgevano.

Si divertiva un mondo.
Con un amico scrisse un romanzo i cui personaggi erano caricature dei compagni di classe e dei prof diventando subito popolare. Così l’ansia veniva a loro perché volevano sapere che figura ci facevano, come erano descritti, chi faceva cose con chi… alcuni si incazzavano di brutto, ma alla fine il “libro” (una dispensa fotocopiata, ripiegata e dotata di copertina timbrata con la scritta Vale almeno un birra!) andò a ruba lanciandolo nel mondo dell’editoria autoprodotta.

S’innamorò di un’artista patafisica e, insieme, cominciarono pubblicare, a getto continuo e con uno pseudonimo tribale, titoli alquanto demenziali: Fatti i libri tuoi! Il pianeta degli scrittori e delle scrittrici, La ballata dei libri inutili, Farsi un libro con gli scarti, La merda come arte l’arte come merda, Cucina virtuale demenziale, Mostriamo il mestruo...

La sua ansia lo portò sull’orlo del mitico DEOC (Disturbo Editoriale Ossessivo Compulsivo). Produceva libri con le cartoline, con la tappezzeria, con le lastre radiografiche, con i cartoni del supermercato. Arrivò anche ad utilizzare i biglietti del tram timbrati realizzando micro opuscoli che istigavano alla Rivoluzione Editoriale Tranviaria e che abbandonava sui sedili o legava agli appositi sostegni.

Il suo analista, allora, tentò di salvarlo prescrivendogli il classico diario terapeutico, ma lui lo trasformò in una raccolta di racconti demenziali sulla sua stessa ansia che intitolò Versettiironici contro l’ansia. Il primo libro (edito da Incipit23 Edizioni) in cui finalmente esce allo scoperto con un allegro coming out di orgoglio ansioso. Lo trovate nelle più ansiose librerie d’Italia, ma anche su tutti gli store online.

👉Qui l’ansiosa storia della pubblicazione di “Versetti ironici contro l’ansia”: https://trogloditatribe.wordpress.com/2022/05/26/scrittore-ansioso-cerca-disperatamente-editrice-ansiosa/

 

👉E qui un articolo dell’ansiosissimo Fabio Santa Maria: https://www.incipit23.it/i-versetti-ironici-contro-lansia-e-la-loro-ansiosa-promozione/

 

👉Qua c’è pure un racconto breve molto ansioso: https://trogloditatribe.wordpress.com/2022/06/11/tra-il-primo-e-il-secondo-piano-lascensore-si-ferma-di-botto/

 Aspettate, non ho finito!

Qui di seguito il “macciocapatondiano” booktrailer. Buona visione!


  

 

 

 

 

 

Commenti

  1. Questo lo devo leggere. già la tua recensione mi ha fatto sorridere qundi va assolutamente letto!!!

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    1. Credo che questo libro sia uno spasso, soprattutto per gli ansiosi come noi! 😉

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