"I racconti della cenere" di Serena Barsottelli - La recensione

Titolo: I racconti della cenere 1x01: (Human)

Autrice: Serena Barsottelli

Editore:‎ PubMe

Data di pubblicazione:  8 febbraio 2021   

Genere: Fantascienza post-apocalittica

Formato: Digitale

Dimensioni file: 460 KB

Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/racconti-della-cenere-1x01-Human-ebook/dp/B08W9TYDFY/ref=cm_cr_arp_d_product_top?ie=UTF8

 


“In questo mondo di cenere è difficile incontrare altri esseri umani vivi. E quelli che ho incontrato non erano così buoni, non come credevo. Quando si è bambini si tende a vedere il mondo in bianco e nero, ma la cenere ha sfumato i contorni , ha trasformato i toni decisi in grigio. Anche gli uomini sono grigi, e non solo perché la cenere ha coperto la loro pelle. Sono grigi dentro, è tutto grigio, noi siamo grigi.”

Immaginate di ritrovarvi in un mondo post-apocalittico che manco Kenshiro. Un mondo dove delle misteriose bombe hanno distrutto ogni cosa e ridotto tutto in cenere. Letteralmente.

Immaginate di essere una giovane donna che lotta per sopravvivere assieme alla sua bambina nata cieca. Una giovane donna spaventata e disorientata eppure forte, che non può arrendersi e che pretende delle risposte.

Immaginate questa donna che, con la sua bambina, vaga indifesa per questo mondo fatto di esseri svuotati della loro umanità, sostituita inevitabilmente dalla necessità di sopravvivere. Un mondo dove non esiste più bianco e nero, ma solo il grigio della cenere.

Ecco, immaginate tutto questo, aggiungeteci una scrittura brillante e pulita e otterrete “I racconti della cenere”, serie di racconti di fantascienza scritti dall’autrice Serena Barsottelli. Con la quale, tra l’altro, mi scuso infinitamente per aver recensito con così tanto ritardo il suo bel lavoro.

Ma di cosa parla il racconto?

 

Niente spoiler, promesso!

All’inizio Fadwa, la protagonista, vaga per il deserto tenendo stretta a sé la sua neonata, nata cieca per via della cenere.  Ha chiamato la piccola Amal Inas, in onore di una bimba che, purtroppo, in passato non è riuscita a salvare.

Fadwa, come potete immaginare, vive in un mondo dove tutto ciò che è umano e comunemente considerato normale è stato cancellato. Da cosa? Non si sa. Bombe, esplosioni. Non è ben chiaro, ma qualcosa, un evento catastrofico, ha distrutto il mondo e ridotto i suoi abitanti a semplici creature il cui unico scopo è soddisfare l’istinto primordiale della sopravvivenza. E in tutto questo marasma di gioie, come è anche giusto che sia, Fadwa incontra altri umani. Ma umani strani, mica gente che ci sta con la testa. E che quella è già difficile incorarla in condizioni normali, figuriamoci in un mondo alla Mad Max!

Ehm… dicevo? Ah, sì! Fadwa, nel suo vagare, incontra un tizio, un certo Imbalsamatore…  Personcina davvero a modo – come si evince anche dal brioso soprannome - ed emblema di ciò che questo mondo di cenere e silenzio ha causato nella gente…

Tutto è grigio. Non più nero, non più bianco, ma grigio come è grigio il mondo e l’animo degli uomini.

Riusciranno Fadwa e la sua bambina a sopravvivere a tutto questo?

Il racconto, primo di una serie che ruota attorno a questo muto mondo devastato, ha ambientazioni cupe, angosciose. La storia di Fadwa è triste, dolorosa, drammatica e talvolta anche inquietante. Non è dunque un racconto allegro, sia chiaro, ma dà parecchio da pensare. Dà spunti interessanti su quello che è l’animo umano, sulla sua complessità e su ciò che si potrebbe diventare di fronte alla terribile circostanza che si ritrova a vivere Fadwa. Leggendo, è facile immedesimarsi in questa giovane donna che non si lascia mai abbattere dalla disperazione, che non vuole soccombere e lotta ogni giorno, ogni istante per vivere. Diventiamo quindi un po’ tutti Fadwa… Sentiamo sulla pelle le sue debolezze e le sue paure esattamente come sentiamo quell’arida cenere descritta minuziosamente e onnipresente nel racconto. Una cenere che spegne le speranze, talmente sottile da insinuarsi nei corpi, nella pelle, nelle lacrime stesse.

La scrittura di Serena Barsottelli è poi efficace e senza neanche una sbavatura. La lettura è dunque piacevole nonostante gli eventi descritti non siano poi così lieti. Ma si ha sempre voglia di saperne di più, di arrivare alla fine per sapere cosa succederà.

 Questo, tuttavia, è solo il primo di una serie di racconti. Molte risposte non vengono rivelate qui, ma vi attendono nei successivi racconti della storia, già disponibili qui e qui.

Insomma, che dire? Un bel racconto di fantascienza scritto egregiamente e che non vi deluderà. Se amate il genere, questo racconto è sicuramente pane per i vostri denti!

 

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