“Al chiaro di Luna” di Ester Cavalli - La recensione


Titolo: “Al chiaro di Luna”
Autrice: Ester Cavalli
Editore: Schena Editore
Data di uscita: gennaio 2016
Genere: Narrativa/Young Adult
Pagine: 424
Formato: Cartaceo
Prezzo: 18,70€
Disponibile su numerose librerie online tra cui Amazon e su ordinazione nelle librerie di tutta Italia



“’È cominciato tutto in un giorno e a un’ora precisa, come fosse un appuntamento col destino” mormoro. Annuisci quasi con solennità. Ti muovi e, solo ora, noto il bellissimo pendente che ti adorna elegantemente la scollatura. La vivida luce del primo pomeriggio, attraverso la finestra, colpisce il diamante che splende al centro del quadrifoglio d’oro bianco, producendo uno scintillio magnetico. Continuo a fissare affascinata quel fuoco freddo che brilla al ritmo del tuo respiro, con un potere ipnotico che afferra la mia mente e la trascina via, lontano. Chiudo gli occhi per un lungo istante, quasi a stabilire un collegamento col passato, mi appoggio allo schienale del divano e, quando spero di essere pronta a tornare indietro, risollevo le palpebre, mi passo le mani sul viso, come a strappare un immaginario velo, e comincio a rievocare…”

E tutto iniziò con una sfuriata di quelle leggendarie, memorabili, in un luogo pubblico, in una serata particolarmente triste del 1978. E io di sfuriate simili ne ho fatte tante, ma ho ricavato solo epiteti quali “pazza isterica” e “bisbetica esaurita” che ancor non mi abbandonano. Questo, però, non ti succede di certo quando sei affascinante, giovane e coraggiosa come Elena Mattei, la protagonista di questo bel romanzo tra storia recente e narrativa giovanile.

“Fino ad allora, le nostre esistenze avevano seguito percorsi assolutamente paralleli e nulla lasciava presagire che le cose potessero cambiare;  perché mai avrebbero dovuto? Ognuna di noi stava vivendo gli anni della scuola superiore nel proprio piccolo universo separato, assolutamente indifferente all’altra. Almeno per me era così.
Di lei non mi ero formata neppure un’opinione degna di questo nome, non mi interessava farlo; avevo i miei bei problemi a cui pensare, io, per la miseria!”

Leggendo il romanzo “Al chiaro di Luna”, scritto dalla bravissima Ester Cavalli ed edito da Schena Editore, ci si accorge subito di trovarsi davanti a un lavoro particolare: la narrazione, sempre fluida e piacevole, segue due binari differenti che si intersecano, si sfiorano, viaggiano paralleli, si lasciano e si ritrovano di continuo. Si tratta infatti di un romanzo storico ma anche di uno young adult; si narra di amori adolescenziali, di speranze e amicizie fraterne ma anche di agguati terroristici, morti ammazzati e sparatorie. Vi sembra forse che una fusione tra due generi tanto distanti sia inconciliabile? Con “Al chiaro di Luna” vi ricrederete!

All’inizio ci sono due amiche, Elena Mattei e Maria Luisa Triscari, che si ritrovano nell’appartamento che una delle due ha affittato in un luogo di vacanza. S’intuisce che è da tempo che non si vedono e che tra loro vi è un’amicizia solida, sincera, nonostante il lungo distacco. Dopo i convenevoli, le amiche chiacchierano rievocando i tempi andati, cioè quell’ultimo anno di liceo che ha segnato per sempre le loro vite. Parte quindi una lunga digressione nel passato che si risolverà solo nel finale: le due amiche, a turno, si raccontano, e quindi ci raccontano in  prima persona, quanto accaduto prima del loro lungo allontanamento e le ragioni stesse di quest’ultimo.
Il racconto parte quindi con la sera del 16 marzo 1978, giornata triste perché fu quella in cui avvenne il sequestro di Aldo Moro e il massacro della scorta che era con lui, compiuti dalle Brigate Rosse. Siamo negli "anni di piombo", tra sparatorie e attentati terroristici, in un’Italia della storia recente che si tende troppo spesso a dimenticare. C’è quindi nell’aria questo clima di incertezza, tra l’altro ben reso da Ester Cavalli, ma anche di sdegno da parte della gente che è scesa in piazza a protestare contro un gesto tanto violento e folle. E nel mezzo di quest’atmosfera giustamente funerea, Elena si siede in un bar con le sue migliori amiche, Emma e Francesca. Tutte sono sconcertate per quanto accaduto, e cercano di stemperare la tristezza stando insieme per un po’. Ed è proprio qui che arriva la sfuriata di cui sopra. Renato Mainini, compagno di scuola ripetente e prepotente ma ricco e di buona famiglia, ha la brillante idea di importunare le ragazze, Elena in particolare. Elena, che in vita sua ne subisce tante, soprattutto a casa, e che dal Mainini ne ha sopportate parecchie, decide che è arrivato il momento di reagire dicendo per filo e per segno quello che pensa al bullo buzzurro davanti a lei. Il suo sfogo è talmente veemente e la sua reazione talmente audace che qualcuno, seduto nel bar, decide di accorrere in suo soccorso. Un ragazzo bello, moro, sulla ventina, che si rivela subito non essere uno qualsiasi, e che si schiera in difesa di Elena e delle sue amiche. Questo ragazzo colpisce molto Elena, proprio lei che dei ragazzi non ne ha mai voluto sapere niente, tutta presa com’è tra studio e pianoforte, al quale si esercita di nascosto per non indispettire gli ottusi genitori. Anche lui, il ragazzo moro e affascinante, pare folgorato da questa ragazza tanto bella e coraggiosa, ma quello che entrambi non immaginano neppure è che anche qualcun altro è rimasto abbagliato dalla sfolgorante forza emanata da Elena quella sera. E quel qualcuno, altrettanto bello e interessante, è strettamente legato a una persona che Elena, in seguito, conoscerà per davvero, nonostante i cinque anni di liceo passati nella stessa classe:  Maria Luisa Triscari. A unirle la prima volta, la Sonata “Al chiaro di luna” di Ludwig van Beethoven, che Elena sta imparando ad eseguire e che sarà, in seguito, la chiave di volta e la colonna sonora della storia (oltre a dare il titolo al romanzo). Esso non è solo un brano musicale ma molto di più, e ci si rende conto di questo in maniera crescente, man mano che si prosegue con la lettura…
Ma “Al chiaro di luna” non è solo amori struggenti e amicizie adolescenziali, perché il contesto storico  che fa da sfondo alla storia, comunque in sordina e sempre presente, a un tratto travolge in maniera violenta e inaspettata i personaggi, dando una brusca svolta al racconto delle due amiche. Elena, in particolare, vedrà la sua vita sconvolta per sempre, tra scioccanti attentati, pericolosi volantini targati BR e segreti, tanti, di chi le sta intorno e che non sempre dice la verità. Di chi fidarsi, allora? Difficile a dirsi, ma per fortuna Elena non è sola perché Maria Luisa è sempre al suo fianco, e non solo lei.

Il romanzo, corposo ma scorrevole, ha tanti punti di forza: innanzitutto la bella e curata scrittura di Ester Cavalli, sempre avvincente e mai noiosa, con gli eventi dal ritmo serrato che mi hanno tenuta piacevolmente incollata alle pagine fino alla fine, col fiato sospeso. I personaggi, soprattutto quelli principali, sono ben caratterizzati e lo sfondo storico è ben raccontato e ben amalgamato nell’intreccio narrativo, rendendo verosimili le vicende vissute dai protagonisti. La trama storica, spesso piena di tensione, si fonde alla perfezione con le vicende sentimentali di Elena e con i suoi turbamenti, tra tocchi quasi fiabeschi in alcuni punti e fredda e triste realtà in altri. Il romanzo, nel complesso, mi è piaciuto molto proprio per questa unione tra romanzo storico e young adult, genere che ha avuto il potere di allentare la tensione dove necessario, senza mai annoiare o risultare fuori luogo.



“Al chiaro di luna” è per me da quattro stelline su cinque.

Ma perché non cinque stelline su cinque? Semplicemente perché avrei preferito un finale differente e perché avrei preferito che Elena, almeno per una volta, avesse abbandonato la sua aura di perfezione per comportarsi come una normalissima ragazza della sua età farebbe in una situazione simile.

Insomma, cara Elena, ne hai passate tante, sei maturata e cresciuta più del dovuto, adesso basta! Perché continuare a farsi del male? Stai cercando di farti santificare?

Altra cosa che mi è parsa lievemente eccessiva è proprio la perfezione di Elena, sempre bella e coraggiosa, tanto che tutti (o quasi!) finiscono con l’adorarla. Ma non sempre dire quello che pensi in maniera tanto schietta ti procura approvazione, anzi, diciamo quasi mai. Come faccio a esserne certa? Beh, provate a immaginare!  

Ma forse se sei particolarmente attraente non funziona così e la gente non fa caso ai tuoi attacchi isterici, prendendoli per carattere e coraggio; e su questo, ahimè, non posso certamente dare il mio parere.

Nella diapositiva in alto, un’istantanea di me mentre mi confronto in maniera calma e civile col prossimo.

Nonostante questi che, secondo il mio particolare gusto personale, sono gli unici piccolissimi difettucci del romanzo, trovo che “Al chiaro di luna” sia avvincente, gradevole, interessante e adatto a tutti quelli che amano la bella narrativa e il romanzo storico, le storie appassionate e le storie del passato italiano più recente. Lettori giovani, che non hanno conosciuto gli anni descritti nel romanzo, e lettori che invece hanno ben chiaro quel periodo nei loro ricordi. Insomma, una bella lettura consigliata a tutti.

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